Torna nelle farmacie di tutta Italia sabato 10 febbraio la Giornata di Raccolta del Farmaco, giunta alla XVIII edizione. In migliaia di farmacie, attraverso questa giornata di raccolta e sensibilizzazione, saranno raccolti medicinali da banco da donare a più di 1.700 enti assistenziali che si prendono cura dei poveri.
Aumentato, in un anno, di oltre il 4% in Puglia il fabbisogno di farmaci per i poveri a causa della sempre crescente povertà sanitaria. In difficoltà soprattutto i minori. È questo il dato più saliente che accompagna la XVIII Giornata di Raccolta del Farmaco, finalizzata a essere uno strumento di solidarietà concreta per contrastare il crescente disagio economico e sociale che colpisce in misura sempre maggiore i cittadini più fragili.
Tra i volontari che prenderanno parte all’iniziativa anche quelli dell’Associazione ORIZZONTI, un prezioso presidio nel territorio della Bat per il contrasto ai disagi causati dalla nuova povertà attraverso alla raccolta non solo di cibo in scadenza o con difetti di filiera, ma anche di farmaci.
I volontari di ORIZZONTI saranno presenti a Andria, presso la Farmacia Internazionale (in Via Corato 65) e a Trani presso la Farmacia Mininni Jannuzzi (in Via Tasselgardo 46) e Antica Farmacia Musci (in Piazza Della Repubblica n. 12).
“L’auspicio di tutti è che quest’anno la raccolta si possa incrementare – spiega il presidente dell’Associazione Orizzonti Angelo Guarriello, associandosi a quanto dichiarato nella conferenza stampa di presentazione da Francesco Di Molfetta, delegato territoriale di Fondazione Banco Farmaceutico onlus – considerato il crescente fabbisogno e il momento particolarmente delicato in Puglia, come nel resto del Paese e soprattutto al Sud. Come emerge, infatti, da tutti gli indicatori socio-economici, circa la metà delle famiglie italiane non riesce ad arrivare alla fine del mese ed è in aumento il numero di persone che si avvicina alla soglia della povertà assoluta. In questo contesto, la farmacia conferma il suo ruolo importante nell’ambito del sistema sanitario nazionale, grazie alle competenze professionali e alla capillare presenza sul territorio, sul fronte dell’assistenza, della tutela della salute e della stessa sostenibilità del sistema”.