La comunità parrocchiale dello Spirito Santo in Trani vive da diversi anni una devozione particolare al Santo medico Giuseppe Moscati, medico primario ospedaliero insigne ricercatore, docente universitario di fisiologia umana e di chimica fisiologica, medico per vocazione il cui bisogno imprescindibile durante l’arco della sua vita terrena fu quello di rispondere alle necessità degli uomini e alle loro sofferenze visitando premurosamente i malati, specie i più poveri e abbandonati, avvicinandoli in ospedale e nelle loro stesse abitazioni, era tale che la gente lo cercava. Moscati “Medico dei poveri”. Egli si può definire – come scrive P. Sebastiano Esposito: il Medico povero, al servizio di Cristo povero nel luogo dolente della povertà, l’ospedale. Si impoveriva per arricchire i poveri, perché l’amore di Dio che era in lui traboccava in tutte le sue azioni, nei suoi gesti, nella sua sensibilità nel curare i poveri ammalati e nei consigli morali e spirituali che dava loro.
Anche quest’anno la comunità parrocchiale tranese si sta preparando come ogni anno per il triduo e la festa liturgica in suo onore il 16 novembre. Al termine del Giubileo della Misericordia nel quale il S. Padre ha spronato la Comunità alle opere di misericordia, con il vivo desiderio di rendere operosa la fede con la carità, realizzando opere segno che testimonino il Vangelo della carità nel territorio e con la viva e fattiva collaborazione dell’Associazione Orizzonti e della Caritas cittadina ecco la decisione di dar vita all’AMBULATORIO MEDICO SOLIDALE POLISPECIALISTICO “S. Giuseppe Moscati” nella struttura parrocchiale.
Giuseppe Moscati per la sua grande attualità diventa l’ispiratore dell’ambulatorio che si innesta nel contesto di un tessuto sempre più povero e dove spiccano due povertà che fratturano il sistema famiglia ovvero la povertà alimentare e quella sanitaria. L’Italia soffre di una “povertà sanitaria” sconosciuta fino a qualche tempo fa. Lo dimostrano gli ambulatori sociali non più frequentati da soli stranieri ma sempre più affollati da nostri connazionali. Gli “ambulatori solidali” fatti da medici volontari e pensionati, come avviene per le mense dei poveri, si stanno sempre più dedicando ai cittadini italiani che non hanno la possibilità di pagarsi il ticket per le visite specialistiche, screening e prestazioni diagnostiche.
Cresce in Italia anche il bisogno di farmaci per i cittadini che non sono più in grado di acquistarli. È quanto emerge dal Rapporto 2015 sulla povertà sanitaria, dal titolo “Donare per curare”. Il Rapporto è stato promosso dalla Fondazione Banco farmaceutico onlus (Fbf) e realizzato dall’Osservatorio sulla donazione dei farmaci (Odf). La spesa sanitaria annua pro capite è di 444 euro, ma quella dei poveri è di soli 69 euro (-8%). Di quei 69 euro che un “povero” spende all’anno per curarsi, ben 52 euro (-2,1% rispetto all’anno precedente) sono dedicati all’acquisto di farmaci, laddove in media gli italiani ne spendono 206 a testa. Le Associazioni di volontariato hanno aiutato nel 2015 oltre 405mila persone (1% in meno del 2014), con una prevalenza al Nord-ovest (33%). Una popolazione che rappresenta il 10% dei poveri assoluti italiani e che, comunque, presenta differenze significative rispetto a quella assistita dal Servizio sanitario nazionale. In aumento gli uomini (+1,7 punti rispetto al 2014) e gli italiani (+1,9 punti), anche se gli stranieri restano maggioritari (54,4%). Si inverte dunque il trend, che negli ultimi due anni aveva visto una presenza maggioritaria di donne e italiani. In aumento i poveri in età lavorativa, in seguito alla diminuzione dei minorenni (19,9%, -1,1 punti, ma -1,8 tra gli stranieri) e degli anziani (17,9%, -0,6 punti). Gli italiani over 65 diminuiscono di -2,8 punti.
Come risposta all’attuale emergenza sanitaria per la classe povera, l’AMS San Giuseppe Moscati si prefigge di integrare l’assistenza sanitaria di primo livello ad esclusivo indirizzo per le persone povere che siano iscritte nei registri di povertà delle Caritas parrocchiali di Trani il cui accesso ai servizi sarebbe regolato da un programma informatico elaborato ad hoc con annessa “carta sanitaria elettronica” che ne gestirebbero la coerenza dei flussi sanitari. L’ambulatorio si dedica anche a coloro abbiano condizioni di salute precarie e sui cui, oltre all’assistenza sanitaria, sarà adottato un criterio di monitoraggio-osservatorio e di comunicazione agli enti preposti istituzionali e sanitari sia per lo stato di salute che per lo stato di povertà ed emarginazione con la finalità di favorire l’integrazione sociale.
Servizi offerti: fornisce ai pazienti servizio di medicina polispecialistica, servizio di infermeria, servizio di assistenza farmaceutica e, come supporto all’attività medica specialistica, anche alcune indagini strumentali. Tali esami sono eseguiti all’interno della struttura ambulatoriale ed effettuati dal personale medico o infermieristico. Per esami più complessi il personale sanitario, previa comunicazione, invia i propri pazienti al vicino presidio ospedaliero.
La conferenza stampa di lunedì 14 novembre alle ore 11 presso la “Sala Aurelia” della Parrocchia Spirito Santo servirà per la presentazione del progetto, alla vigilia della festa del Santo Medico il 16 novembre. La realizzazione del progetto è prevista per i primi mesi del 2017 orientativamente nel 90° anniversario della morte di S. Giuseppe Moscati (12 aprile 1927).
Alla conferenza stampa interverranno:
– S.E. mons. Giovan Battista Pichierri, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
– Don Raffaele Sarno, direttore della Caritas diocesana
– Don Mimmo Gramegna, parroco della parrocchia Spirito Santo – Trani
– Dott. Angelo Guarriello, presidente Associazione Orizzonti – Trani