Combattere la povertà dilagante, i cui dati crescono sensibilmente di mese in mese, è l’obiettivo di una parte della società civile sensibile ad una vera e propria piaga sociale che non può lasciare indifferenti. Tra le province più povere d’Italia, come reso noto dall’Istat ad inizio 2015, c’è proprio la Bat, che registra dati impietosi: (meno di 13mila euro pro capite per individuo a fronte di una media nazionale che si attesta attorno ai 24,2 mila euro per abitante).
A lanciare il grido d’allarme da una parte, e a rimboccarsi le maniche dall’altra con aiuti concreti offerti quotidianamente a numerosissime famiglie in povertà, ci pensa l’Associazione Orizzonti che è impegnata sempre più a fare rete con aziende virtuose e altre associazioni anch’esse attive nel cercare di contrastare il fenomeno delle nuove povertà.
L’ultima iniziativa è quella del PANE SOSPESO, una nobile tradizione di origine napoletana messa in pratica nel secondo dopoguerra (inizialmente con il caffè: l’usanza di ordinare e pagare due caffè al bar, per poterne lasciare uno “sospeso” a vantaggio di un avventore in difficoltà) rivalutata per avvicinare le persone alla condivisione, offrendo la possibilità di compiere un gesto concreto in favore di un concittadino che ha bisogno di cibo, contribuendo in tal modo ad accrescere il senso di comunità e il benessere personale e collettivo.
I promotori di questa nobile ed utile iniziativa di solidarietà attiva nelle Città diRuvo di Puglia e Trani sono NOIXVOI ONLUS di Ruvo di Puglia eASSOCIAZIONE ORIZZONTI. Il gruppo di 25 volontari ruvesi è impegnato dal 2012 nel promuovere lo spirito di servizio e il senso di responsabilità e collaborazione attraverso progetti di sensibilizzazione e di aiuto concreto per la Città. Da pochi mesi l’Associazione Orizzonti ha inserito NoixVoi Onlus nel gruppo dei beneficiari che periodicamente usufruiscono degli approvvigionamenti alimentari dispensati attraverso la propria rete virtuosa.
“Il progetto “Pane Sospeso” – spiega Cosimo Colaprice, presidente di NoixVoi Onlus e co-ideatore del progetto solidale – prende spunto da iniziative simili già in atto sul territorio nazionale. Realizzato in collaborazione con i panifici, prevede la possibilità che ciascun consumatore acquisti, oltre al necessario per sé, del pane per chi non ha la possibilità di farlo autonomamente. A quel punto, le donazioni custodite nei salvadanai saranno redistribuite in pane o alimenti di prima necessità da destinare a persone bisognose. Con questa iniziativa vogliamo avvicinare i cittadini alle tematiche della condivisione e della Solidarietà sostenendo concittadini che vivono in condizioni di difficoltà economica tali da non riuscire ad acquistare neanche un pezzo di pane. Sono tante nelle nostre città le famiglie, ruvesi, tranesi e straniere, spesso con figli minori, che vivono questa situazione. Dare loro la possibilità di avere del pane va ben oltre il significato “materiale” di rispondere ad un bisogno primario quale la fame: il pane a tavola, luogo in cui la famiglia si riunisce, restituisce dignità a genitori e bambini”. Diversi i panifici ruvesi e tranesi che hanno deciso di aderire all’iniziativa (a Ruvo: Panificio De Cillis 2 Via Piero Gobetti, Panificio Cascione Via Vittorio Veneto, Panificio Gadaleta Corso Jatta; a Trani: Panificio Arte Bianca, Piazza Dante; Casa del Pane, Via de Robertis; Il Forno dei Desideri, Piazza Albanese) che vuole essere uno dei progetti pilota di una Rete Solidale che l’Associazione Orizzonti sta mettendo in piedi e che sarà attiva nei prossimi mesi, che mira a redistribuire responsabilmente le risorse tra chi ha bisogno.
“Siamo convinti – conclude il Dott. Angelo Guarriello presidente dell’Associazione Orizzonti – che con questo gesto si possano instaurare dinamiche virtuose di solidarietà grazie alle quali ciascuno può decidere di fare del bene in spirito di gratuità e senza potersi aspettare nulla in cambio. In tal modo contribuiremo a far rinascere quel senso di comunità in un tempo in cui i legami sociali tendono a sfilacciarsi e dove sembra prevalere la cultura dell’io su quella del noi”.