L’ultimo rapporto Svimez sul Mezzogiorno accresce l’ansia per lo stato di salute del nostro contesto sociale, sempre più grigio a causa della povertà. L’Associazione Orizzonti, dal 2008 impegnata in prima linea per contrastare la povertà con la raccolta di cibo e farmaci, commenta il momento socio-economico anticipando importanti interventi finalizzati ad alleviare le ferite di una vera e propria piaga sociale.
La povertà dilaga a ritmi disarmanti nel Bel Paese, dove il triste primato spetta al Sud, sempre più in difficoltà economica e sociale.
E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno in cui quasi 600mila posti di lavoro sono andati bruciati nel quinquennio 2008-2013 al Sud in cui si registra il livello più basso almeno dal 1977.
Più che raddoppiate le famiglie povere: nel periodo 2007-2013 al Sud sono cresciute oltre due volte e mezzo: da 443mila (il 5,8% del totale) a 1 milione 14mila (il 12,5% del totale), il 40% in più solo nell’ultimo anno. Nel 2012 il 9,5% delle famiglie meridionali guadagna meno di 1.000 euro al mese: in particolare, il 9,2% delle famiglie lucane, il 9,3% delle calabresi, il 10,9% delle molisane, il 14,1% delle siciliane.
“A esporre alla povertà – cita il noto quotidiano Ilsole24ore – concorrono sia la disoccupazione che i familiari a carico. Nel 2012 il 57% delle famiglie meridionali è monoreddito, con punte del 59% in Campania e del 63,3% in Sicilia. Il 16,4% delle famiglie (con punte del 19,8% in Basilicata) ha un disoccupato in casa, il doppio del Centro-Nord (8,6%). Il 14,7% delle famiglie meridionali ha inoltre tre o più familiari a carico, più del doppio del Centro-Nord (5,9%), che arrivano in Campania al 19,8%”.
Anche le nascite nel Sud hanno subito un brusco rallentamento. Sintomo che la crisi scoraggia la creazione di nuovi nuclei famigliari.
A commentare i nuovi dati allarmanti è l’Associazione Orizzonti, impegnata dal 2008 nel territorio tranese e della Bat per arginare concretamente le sofferenze dei tanti nuovi poveri che non hanno più possibilità di procurarsi neanche un pasto giornaliero. Orizzonti è impegnata in prima linea nella raccolta di cibo ancora buono (e da poco anche di farmaci e materiale no-food) ma scartato dalla grande e piccola distribuzione con l’intento di allargare sempre più la rete virtuosa che ha messo insieme con sempre maggiore successo imprenditoria “illuminata” da una parte e i beneficiari dall’altra.
“Purtroppo i dati pubblicati dal rapporto Svimez – commenta il presidente di Orizzonti Angelo Guarriello – per noi non sono affatto nuovi. E’ dal 2008 che attraverso la nostra silenziosa attività lanciamo un grido di allarme e di protesta nei confronti di un contesto in cui crescono a dismisura i divari tra chi ha troppo e chi ha sempre meno. Con il nostro progetto (Opera Solidale ndr) stiamo cercando di creare una rete anti-povertà costituita da Imprese e Istituzioni Solidali che cerchi di colmare la grande lacuna in cui versano sempre più numerose famiglie, bambini e persone che vivono ai limiti della sussistenza”.
Il progetto solidale di Orizzonti, che ad oggi ha consentito di raccogliereoltre 100 tonnellate di cibo e oltre 15.000 pasti caldi (questi ultimi grazie alla raccolta “Cotto e Donato”), è vicino ad una svolta: a breve il progetto Opera Solidale sarà in grado, attraverso l’ausilio di un magazzino dedicato e idoneo a conservare e gestire cibo e farmaci, e con l’aiuto di un sistema informatico realizzato ad hoc, di mettere in contatto in tempo reale domanda e offerta e quindi rendere “manageriale” la solidarietà per offrire un contributo sempre più efficiente e concreto per combattere la povertà.
“Stiamo cercando di dare il nostro piccolo contributo nel miglior modo possibile – conclude Guarriello – e auspichiamo che la nostra rete virtuosa, in questi anni sempre più numerosa, possa rispondere ogni giorno in maniera più tempestiva ad una piaga sociale che abbiamo il dovere di contrastare con gesti concreti. Finora le parole sprecate sono state troppe.. ora siamo in “emergenza” e si deve passare ai fatti.. quelli che generano “reale” benessere, quelli che donano dignità e sorriso ai poveri..!”.